Manuale di Storia e Istituzioni delle Americhe. Avevamo già preannunciato questa pubblicazione nel nostro precedente articolo sul Manuale di Storia Contemporanea. Valido ausilio per gli studenti, il volume vuole fornire una conoscenza basilare di diverse vicende del continente americano (XIX e XX secolo), offrendo loro degli strumenti interpretativi. La prima parte del Manuale è dedicata alla storia dell’America del Nord, la seconda prende in esame alcuni momenti essenziali della storia dell’America Latina contemporanea.

Scopriamo di più sul presente volume, edito da Edicusano, nell’intervista al prof. Silvio Berardi, autore del Manuale di Storia e Istituzioni delle Americhe.

Edicusano: Manuale di Storia e Istituzioni delle Americhe

Perché è importante studiare la storia delle Americhe oggi?

Lo studio della storia e delle istituzioni delle Americhe nell’età contemporanea consente di approfondire le dinamiche di un continente le cui vicende sono, ancora oggi, legate alla cultura europea. Non bisogna, infatti, dimenticare il processo di colonizzazione operato da inglesi e francesi nel Nord e da spagnoli e portoghesi nel Sud. Dunque, studiare la storia delle Americhe permette anche di cogliere i nessi sussistenti tra Nuovo e Vecchio Continente.

Un manuale per raccontare le vicende del continente americano, quale obiettivo si è prefissato nel redigerlo?

Lungi dal voler essere esaustivo, il mio obiettivo, attraverso un taglio prettamente descrittivo, è stato quello di soffermarmi su alcuni snodi cruciali della storia del Nuovo Continente degli ultimi due secoli.

A chi si rivolge l’opera? 

In primo luogo, agli studenti del nostro Ateneo e, più in generale, a tutti coloro che intendono, per la prima volta, avvicinarsi allo studio del continente americano in età contemporanea.

Ci racconta un particolare o un aneddoto sull’America del Nord contemporanea e uno sull’America Latina contemporanea…

Riguardo all’America del Nord e, nello specifico, agli Stati Uniti, nello scrivere il manuale ho spesso riflettuto sull’approccio dei vari presidente Usa, nel secondo dopoguerra, rispetto al processo di integrazione europea. In definitiva, Jimmy Carter è stato il primo presidente americano ad aver realmente stimolato il processo di costruzione politica ed economica dell’Europa.

Riguardo all’America Latina, sarebbe certamente da approfondire la ricezione della cultura positivista negli Stati meridionali del continente alla fine dell’Ottocento. In tale prospettiva, un unicum è rappresentato dal Messico di Porfirio Diaz che seppe interiorizzare la cultura positivista, avvalendosi della collaborazione di tecnici e scienziati, senza tuttavia procedere ad una democratizzazione delle istituzioni politiche.

Puoi acquistare l’opera in versione digitale in formato:

Buona lettura agli amanti della storia!

***Articolo a cura di Michela Crisci***