La Collana Studi e Ricerche di Edicusano, la Casa Editrice dell’Università Niccolò Cusano, ha l’obiettivo di diffondere la cultura in tutte le sue forme. La caratteristica principale della collana è la presenza di celebri opere d’arte sulla copertina.
Tra gli artisti prescelti, nomi importanti come: Modigliani, Jan van Eyck, Géricault, Girodet e Pietro Ruffo.
Scopriamo di più su quest’ultimo!
Chi è Pietro Ruffo e perché Dior e Valentino l’hanno fortemente voluto per le loro sfilate.
Pietro Ruffo nasce a Roma, si appassiona all’arte in tutte le sue forme, ispirato anche dalla sua città natale.
Laureato in Architettura vince il Premio Cairo, il Premio New York e numerose borse di ricerca.
Viaggia molto per il mondo e vive per alcuni periodi sia negli Stati Uniti che in Sud Africa. Espone per i più importanti musei d’arte moderna italiani e stranieri tra cui: MACRO, MAXXI, Museum of Art and Design di New York , Kaohsiung Museum of Fine Arts di Taiwan e molti altri. Una vita dedicata all’arte, utilizza diverse tecniche espressive per le sue opere. Crea quadri, installazioni e video.
La sua cultura e il suo gusto hanno attirato l’attenzione di due delle più celebri case di moda: Dior e Valentino.
Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa di Dior, l’ha fortemente voluto per la sfilata che ha celebrato i sessanta anni della maison Dior. La Chiuri voleva che la donna Dior fosse una donna esploratrice e viaggiatrice. Nessuno meglio di Pietro Ruffo poteva dare forma a questa ispirazione rappresentando con grazia ed eleganza la volta celeste e terrestre, in occasione dell’Haute Couture Show.
Per la Maison Valentino Pietro Ruffo è tornato nella sua città natale, Roma. In occasione della sfilata, che si è tenuta in Piazza Mignanelli, l’artista ha trasformato tutta l’area in un moderno Foro Romano. Il progetto di Pietro Ruffo è riuscito a catturare al meglio l’atmosfera austera e solenne dell’Antica Roma. La capacità dell’artista di moltiplicare i livelli ha reso l’installazione estremamente immersiva.
Negli ultimi anni la sua carriera artistica si sta dedicando completamente al tema dell’immigrazione. Trasformando planisferi e sfruttando la tecnica del Kirigami, Pietro Ruffo crea delle opere raffinate ed estremamente accurate.
Perché Edicusano ha scelto Pietro Ruffo per la copertina de “Il XXI Secolo dell’Immigrazione”?
Proprio a Pietro Ruffo è dedicata la copertina del libro “Il XXI secolo dell’immigrazione” scritto dal professore Giuseppe Terranova. Il testo analizza qualitativamente e quantitativamente il contemporaneo fenomeno dei flussi migratori Euro-Mediterranei. Tre sono le emergenze di cui il volume si occupa: la Primavera Araba, il terrorismo Islamista e l’emergenza immigrazione. Inoltre sul libro sono ben distinte l’emergenza che riguarda gli immigrati economici e quella che riguarda gli immigrati umanitari cioè i rifugiati. Non poteva essere scelto altri che Pietro Ruffo per la copertina di questo volume.
All’interno de “Il XXI secolo dell’immigrazione” troviamo una recensione del critico d’arte Andrea Lauria relativa all’opera scelta: Migrazioni 4.
Andrea Lauria sottolinea che:
” L’indagine artistica di Pietro Ruffo ha da sempre trattato temi antropologici centrati sull’uomo nelle sue manifestazioni e avvenimenti collettivi passati e attuali. Le sue opere possono essere a seconda dei casi sia dei trattati fenomenologici sociopolitici sia delle vere e proprie testimonianze cronachistiche. “Migrazioni 4” affronta l’attuale drammatico problema delle migrazioni dal continente africano e dal Medio Oriente verso l’Europa. La raffinatezza formale è in netto contrasto con il soggetto rappresentato, migranti in cammino che vengono fermati da soldati al confine che ne impediscono l’avanzata.”
Pietro Ruffo: protagonista della prima puntata di VIE, Video Interviste di Edicusano.
Puoi trovare online la prima puntata di VIE, le video interviste di Edicusano.
In questa prima puntata Pietro Ruffo ci ha ospitato nel suo Studio in zona San Lorenzo, uno dei quartieri che più vibra d’arte della Capitale.
Il critico d’arte Andrea Lauria intervista l’artista e l’autore del libro, il professore Giuseppe Terranova.