La Pedagogia Speciale interviene in tutte le aree riguardanti la disabilità: disabilità cognitiva, ma anche motoria e socio-affettiva. Abbiamo intervistato la prof.ssa Stefania Morsanuto, autrice del Manuale Pedagogia Speciale, per saperne di più su questa nuova pubblicazione targata Edicusano.

Intervista alla prof.ssa Morsanuto, autrice del volume Pedagogia Speciale

Identikit della prof.ssa Stefania Morsanuto

Area: Scienze dell’Educazione e Formazione e Psicologia, Pedagogia Speciale e Infanzia

Segni particolari: Tenacia

Motto personale:No! Provare no! Fare, o non fare! Non c’è provare!” (Grande maestro Yoda)

Da bambina sognava di diventare: La maestra

 

Prof.ssa, com’è cambiata l’università da quando lei era studente ad oggi?

Riordinando fra i documenti, proprio l’altro giorno, ho ritrovato il mio primo libretto universitario. Ho rivisto me, matricola, e ho rivissuto, per un attimo, la stessa sensazione di disorientamento di allora. Le code alla segreteria, la burocrazia, le aule immense in cui non eri nessuno. Oggi l’Università è sicuramente cambiata e sta subendo, ancora, delle profonde mutazioni. Non è semplice, è un processo lungo, ma tanto è stato fatto! L’E-learning è un’opportunità eccezionale che garantisce il diritto allo studio, basti pensare la situazione in cui stiamo vivendo. Nel mio piccolo, ad oggi conosco tutti i miei allievi, attraverso la piattaforma interagisco con loro e nei videoricevimenti nascono dei veri e propri brainstorming. Il contatto seppur digitale è molto più vicino ed intenso. Non si è più numeri. Questo ritengo sia fondamentale, perché lo studente ha davvero la possibilità di essere costruttore attivo della propria istruzione non sentendosi schiacciato da essa, da una infusione dall’alto delle conoscenze. Si è edificatori della propria identità formativa!

Che cos’è la pedagogia speciale e perché è importante studiarla?

La pedagogia speciale cerca di rispondere ai bisogni educativi speciali, ovvero a tutti quei bisogni che necessitano di un grado di attenzione particolare, e per i quali il normale assetto sociale e culturale di un determinato contesto antropico non è sufficiente a darne risposta. L’obiettivo è la crescita delle persone nelle migliori condizioni, potenziando le capacità degli individui, offrendo competenza e preparazione. Questo scopo è perseguibile solo attraverso la conoscenza diretta degli attuali scenari bio-psico-sociali su cui si innesta un processo di meta-cognizione avente lo scopo di ipotizzare modalità di intervento educativo.

Che obiettivo ha il suo manuale?

L’obiettivo del manuale è proprio questo. Ho vent’anni di esperienza pratica nel mondo dell’Educazione Speciale. Il lavoro educativo è difficilissimo e delicatissimo. Facendo un paragone con l’edilizia, è simile alla realizzazione di un palazzo. Servono idee chiare, progetti definiti, materiali di primordine. Lo scopo di questo manuale è quello di fungere da aiuto a chi vuole prepararsi ad affrontare questa sfida, che chiamerei “ingegneristica”, ma che ha come obiettivo di aiutare a portare a compimento non un edificio, ma bensì una persona.

Per chi è indicato questo manuale?

Questo manuale è rivolto a chi aspira intraprendere la strada dell’educazione. È per chi vuole imparare a promuovere e sviluppare le potenzialità delle persone. È per chi riesce a guardare oltre l’apparenza. È per creativi, forse anche un po’ visionari.

Come approcciare allo studio della sua materia con semplicità?

Lo studio si affronta un passo alla volta, mantenendo viva la curiosità, ponendosi domande, proprio come fanno i bambini quando scoprono qualcosa di nuovo! Per aiutare gli studenti, alla fine di ogni capitolo, sono proposte delle riflessioni. La riflessione è il rimandare indietro il pensiero a qualcosa, riconsiderandolo, riflettendoci con attenzione. Questo esercizio è propedeutico al lavoro educativo!

Ci racconta un aneddoto o curiosità accaduta durante la stesura dell’opera?

Durante la stesura del manuale lavoravo con un ragazzo con una sindrome rara E. Amava leggere. Una volta mi chiese se anch’io stessi scrivendo un libro. Gli dissi di sì e gli spiegai di cosa si trattava. Mi scrisse un post it giallo: “Il mio sogno è che la gente non si amalgami alla massa, ma che impari a pensare con la propria testa.” Lo conservo ancora…
Ogni capitolo si ispira ad una storia: esperienze vissute, persone con cui ho lavorato, che hanno incrociato il mio cammino. Il manuale è la pratica del campo resa teoria.

Ci sono altri manuali nel cassetto che attendono di veder la luce?

Le idee non mancano. Stanno prendendo forma. Come disse Walt Disney “prendi una buona idea e mantienila. Inseguila, e lavoraci fino a quando non funziona bene”. Ci sto lavorando! Stay tuned.

Il manuale è acquistabile su edicusano.it in formato digitale epub o .mobi

 

***Articolo a cura di Michela Crisci***